venerdì 18 luglio 2008

Un senso di nausea


Bisogna ammetterlo , siamo sempre piú felici di essere venuti qui, le ragioni sono tante, ma potremmo dividerle in due categorie , la prima senz'altro maggioritaria, e' che adoriamo questo paese in quasi tutte le sue manifestazioni, la seconda invece e' che troviamo sempre piu' imbarazzante la situazione della nostra vecchia patria.
In questi giorni risulta difficile anche leggere i giornali, la sensazione di nausea e schifo e' sempre piu' forte. La sitazione in ogni ambito e' sempre piu' preoccupante, esempio ne e' la vicenda di Eluana, dove un manipolo di stronzi gioca incurante con la vita e i sentimenti di una famiglia gia' colpita da una tragedia quasi vent'anni fa'. Adesso anche il celebroleso per eccellenza dice la sua, dopo che il pallone gonfiato di cattiveria ha lanciato la crociata dell'acqua minerale. Che volgarita', che mancanza di rispetto, che cazzo di violenza nel voler imporre le proprie convinzioni a tutti , per non parlare poi dei parassiti del clero che anche 'sta volta hanno perso un'ottima occasione per stare in silenzio a meditare.



Qui, per fortuna, la chiesa cattolica cade a pezzi non solo in senso fisico, ma in tutti i sensi. Nel paesino e' in corso una campagna acquisti tipo calciomercato, il mese scorso la piu' devota catechista cattolica e' passata alla iglesia del buen samaritano o alla iglesia biblica, non ricordo bene, lasciando un vuoto che preoccupa molto lo stanco e gobbo parroco italiano. Le altre chiese offrono musica, canti, cibo e bibite per attirare i fedeli, la cattolica e' un po' troppo conservatrice e sta perdendo fedeli, a decine. Bisogna dire che le altre chiese sono sempre tremende, con regole spesso strane , tipo il divieto di tagliare i capelli corti per le donne o di bere alcol per gli uomini, regola quest'ultima che sta riscontrando molto successo tra le mogli dei sempre numerosi alcolisti locali. ( Qui quando bevono lo fanno fino a perdere i sensi e accasciarsi al suolo. Per le feste le birre si contano e si comprano a cassette da 24, per intenderci. )



Pero' c'e' una cosa che mi rende simpatiche queste chiesette locali, una nota comune a tutte, la chiamerei la parabola del pastore, si inizia con un pastore devoto esempio di comportamento cristiano, con moglie e figli, poi dopo due o tre anni o meno a seconda del pastore, questo scappa con una giovane fedele tentatrice abbandonando la famiglia, quindi viene deposto e viene sostituito da un altro che ripercorre la stessa parabola discendente. El Jobo, il nostro paesino e' popolato da decina di ex-pastori con le nuove e le vecchie famiglie.

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